domenica 23 marzo 2014

FREGOLOTTA



La fregolotta è una particolare crostata, preparata in veneto e tipica in particolare delle provincia di Treviso, più precisamente di Castelfranco Veneto.
Prende il suo nome dalla parola veneta "fregola" che si traduce in italiano in "briciola".
L'origine di questo dolce risale agli inizi del 900 quando un tale Angelo Zizzola di origini padovane, decide di aprire un forno e una trattoria vicino a Castelfranco, aiutato dalla sorella Evelina.
Proprio la sorella aveva avuto in dono la ricetta della fregolotta da un'amica, cuoca presso una nobile famiglia.
Il dolce inizialmente era preparato solo per i clienti della trattoria, ma il successo fu tale che molto presto fu necessario aprire un piccolo laboratorio per produrla e la fregolatta è così diventata uno dei dolci veneti più popolari e amati.
Provate a preparalo anche voi e scroprirete subito il motivo della sua popolarità.
Nella ricetta originale, per prepararla si dovrebbe usare due cucchiai di panna, ma sono ammesse anche le varianti con il burro o la margherina.

Ingredienti:

2 etti di mandorle sgusciate
2 etti di fanina 00 Molino chiavazza
2 etti di zucchero
2 tuorli d'uovo
2 cucchiai di panna (per me 50g di margarina)
un pizzico di sale

Preparazione:

Prendete le mandorle già pelate e tritale insieme a 3 cucchiai di zucchero e unite il tutto alla farina già disposta a fontana in una ciotola capiente.
Aggiungete lo zucchero rimasto, un pizzico di sale, i due tuorli e la panna precedentemente montata (io ho aggiunto la margarina fatta sciogliere in un pentolino).
Lavorate l'impasto con le mani fino ad ottenere un composto sbricioloso.


Ricoprite uno stampo apribile da 26 cm di diametro e rivestitelo di carta da forno, versate il composto e sistematelo premendo leggermente con le mani fino ad ottenere uno strato di circa 1 cm. 
Infornate in forno già caldo a 160° per circa 35-40 minuti, dipende molto dal vostro forno, il dolce sarà cotto quando la superfice sarà uniformemente dorata.
Fatelo raffreddare completamente e servitelo a pezzi come vuole la tradizione, accompagnato da un vino passito.



 


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